In questo articolo andremo a vedere da vicino il caso di E. giovane calciatore ventenne che nell’agosto 2016 durante una partita di calcio riporta una lesione a manico di secchio del menisco mediale sinistro con lesione subtotale del crociato anteriore, operato circa un mese dopo con tecnica di meniscectomia. Innanzitutto vediamo alcuni cenni anatomici sui menischi.
I menischi fanno parte della complessa articolazione del ginocchio, essi, composti da fibrocartilagine, si interpongono tra i condili femorali e il piatto tibiale. Sono due, uno mediale e uno laterale e ricoprono diverse funzioni:
- aumentano la congruenza tra le due superfici ossee permettendo una maggior distribuzione del carico su tutta la superficie articolare;
- partecipano insieme ai legamenti al mantenimento di una buona stabilità del ginocchio.
Il principale meccanismo di frattura prevede un trauma di tipo distorsivo in cui avviene una violenta rotazione del femore sulla tibia (che è vincolata a terra) a ginocchio semi-flesso. Poiché il menisco è una struttura scarsamente vascolarizzata i processi di autoriparazione risultano pressoché nulli, la soluzione chirurgica quindi risulta la scelta elitaria, specialmente nel giovane sportivo.
L’operazione viene effettuata in artroscopia e consiste in una sutura del menisco interessato.
E. inizia il programma fisioterapico presso il nostro centro ad una settimana dall’intervento, camminando ancora con l’ausilio di una stampella e indossando le calze elastiche anti-trombosi. Il ginocchio si presenta ancora gonfio e dolente limitato sia nei massimi gradi di flessione che negli ultimi di estensione.
Il nostro principale obiettivo, attraverso il PRI (Progetto Riabilitativo Individuale) fu quello di far tornare E. all’attività sportiva agonistica nel minor tempo possibile, iniziando gradualmente a focalizzare il lavoro finalizzato al recupero della completa articolarità del ginocchio, debellando innanzitutto il dolore. L’abbandono delle stampelle avvenne contestualmente alla rieducazione al passo associato ad esercizi di rinforzo, attraverso diverse metodiche, della muscolatura delle cosce, sia dell’arto operato che di quello sano. Nelle sedute successive il ginocchio iniziò a sostenere un importante incremento dei carichi di lavoro con l’aggiunta di esercizi di equilibrio e propriocezione, con il ritorno ad una leggera corsa in linea. L’ultima fase riabilitativa, mirata al rientro in campo e al recupero completo del gesto tecnico specifico, venne sviluppata attraverso programmi di riatletizzazione, sia indoor che outdoor, grazie al lavoro di equipe di Axis Milano che vanta al suo interno anche la figura del preparatore atletico.
Vogliamo chiudere con le parole di E. alla fine del suo percorso. “Ringrazio tutto lo staff di Axis Milano, si è mostrato fin da subito molto professionale e insieme siamo riusciti ad ottenere ottimi risultati in tempi record, in un ambiente veramente cordiale.”
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